5 fatti interessanti sull'udito e sulla perdita uditiva da sapere
Dal cerume fino all'età tipica dell'ipoacusia, ecco 5 fatti interessanti sulle nostre orecchie. Leggi per saperne di più.
Creato Aggiornato
Quando si parla di ipoacusia e dei diversi tipi, in molti non sanno di cosa si stia parlando. Qui troverai quindi alcuni dei 5 fatti più interessanti riguardo l'udito, per avere maggiori informazioni. Dalla salute uditiva all'utilizzo degli apparecchi acustici, dai tipi di cerume alle onde sonore... troverai di tutto. Mettiti comodo e leggi l'articolo per scoprire i 5 fatti più interessanti sull'udito che ti faranno dire "Come facevo a non saperlo?".
1. La perdita uditiva non colpisce solo gli anziani - La maggior parte dei casi riguarda le persone sotto i 65 anni
Spesso, si associa la perdita uditiva all'essere anziani. In realtà, la maggior parte dei casi di ipoacusia riguarda le persone sotto i 65 anni. Sebbene sia vero che le persone anziane siano più soggette al deterioramento dell'udito, esistono però vari tipi di ipoacusia. Anche una singola esposizione a rumori particolarmente forti può causare un danno all'udito, o un rumore di sottofondo persistente e forte. Scientificamente parlando, un'esposizione ai 90 dB che supera le 8 ore può causare danni all'udito. L'esposizione singola a colpo di pistola a 140 dB può avere lo stesso effetto in pochi secondi.
Anche la genetica e fattori che si basano su danni subiti influenzano la perdita uditiva. Come immaginerai, sono quei fattori che generano ipoacusia in giovane età. Non sorprende che le orecchie siano facilmente danneggiabili, considerando che sono costituite dalle ossa più piccole presenti nel nostro corpo. In alcuni casi, persino un cotton fioc messo male può causare una perdita uditiva, il che significa che le nostre orecchie sono particolarmente delicate e possono essere danneggiate da qualunque cosa. Anche un danno al nervo auricolare può causare l'ipoacusia. Sono tante le cause che possono portare alla perdita uditiva, ma il succo è questo: l'ipoacusia non riguarda solo le persone anziane, anzi, può colpire chiunque a qualsiasi età.
2. Il cerume fa bene alle orecchie
Spesso si pensa che il cerume sia fastidioso, lo consideriamo come una cosa disgustosa da eliminare. Ma è davvero così? Forse è meglio lasciar perdere la pulizia con le candele per le orecchie. Una certa quantità di cerume è necessaria per la salute delle nostre orecchie. Il cerume nasce dalla combinazione di sudore, cellule della pelle e olio e forma una barriera protettiva nell'orecchio medio, tenendo l'area pulita e al sicuro. Da questo punto di vista, quindi, un po' di cerume non fa male.
Sebbene il cerume sia un filtro attivo, ci sono alcuni casi in cui può rappresentare un problema. Se il cerume risulta umido, potrebbe essere in corso un'infezione. Si consiglia di fare una visita specialistica nel caso in cui il cerume dia problemi di udito o altro. Nei casi più lievi si prescrive un po' di acqua calda con cotton fioc, ma in generale è meglio lasciare in pace le orecchie, senza stuzzicarle troppo. Vale anche la pena notare che si notano diversi tipi di cerume in diverse culture. È una scoperta che è stata impiegata per studiare le migrazioni nei primi esseri umani. Alla fine dei conti, sembra quasi che il cerume non sia poi così male.
3. Non smettiamo mai di sentire, nemmeno quando dormiamo
È strano pensare al fatto che il corpo non smetta mai di funzionare, nemmeno quando dormiamo. Anche se alcuni processi rallentano, il corpo non si ferma mai, per ovvi motivi. Abbiamo bisogno di continuare a respirare e digerire, ovviamente. Solo una funzionalità rimane la stessa 24 ore su 24: l'udito. Persino durante un sonno profondo, riceviamo comunque le onde sonore nel canale uditivo, che vengono interpretate dal cervello, il quale decide se bloccarle o meno, in modo del tutto anonimo.
Ecco perché i rumori forti, come il pianto di un bambino, qualcosa che cade o una sveglia che suona, riescono a svegliarci di notte. Siamo sempre in ascolto, che ci piaccia o meno. Quando però, nei sogni, pensiamo di sentire, in realtà si tratta di una creazione del nostro cervello. Il canale uditivo non è infatti coinvolto nella creazione di suoni falsi. Secondo la scienza, riusciamo a percepire i suoni e a svegliarci perché siamo dotati di un sistema di "vigilanza" nel nostro cervello che ci permette di dormire in mezzo al caos ma di svegliarci non appena sentiamo un bambino piangere. Assurdo!
4. Le orecchie sono una parte essenziale del nostro sistema di equilibrio
Se ti è mai capitato di avere un'infezione all'orecchio, conoscerai benissimo la sensazione di perdita di equilibrio, questo perché le orecchie impattano direttamente il nostro equilibrio. Il nostro orecchio interno è pieno di un fluido che si muove quando ci muoviamo e manda segnali direttamente al cervello. È persino in grado di riconoscere quando siamo in piedi, sdraiati e quando guardiamo su e giù. Se si soffre di un'infezione all'orecchio, quindi, tutto si sfasa. Uno dei sintomi più comuni di infezione all'orecchio sono le vertigini, che danno un senso di debolezza o tremore e spesso portano alla nausea.
Insieme agli occhi e alle articolazioni, l'orecchio interno dà vita alla maggior parte della nostra abilità di equilibrarci. Altri segnali di mancanza di equilibrio sono: il pendere più da una parte o l'altra o anche il cadere spesso. Se hai problemi di equilibrio, puoi iniziare andando da un medico o da un audiologo. Le infezioni da orecchio singolo sono toste perché spesso danno un senso di mancanza di equilibrio molto fastidioso. Lo vediamo con gli animali domestici, che spesso ruotano il muso quando hanno un'infezione e non riescono a restare in equilibrio.
5. L'utilizzo di un apparecchio acustico contribuisce a non peggiorare la perdita uditiva
Un altro fatto di cui potresti non essere a conoscenza è che gli apparecchi acustici contribuiscono a non peggiorare la perdita uditiva. Sebbene alcuni tipi di perdita uditiva, come quelle genetiche o quelle relative all'età, non possono essere evitate, lo stesso discorso non vale per altri tipi di ipoacusia. Per esempio, la perdita uditiva causata da un suono in dB alti o da una lesione può essere mantenuta allo stesso livello, se trattata in modo adeguato. Gli apparecchi acustici rappresentano un modo per comprendere meglio i suoni e, anche se questo non impatta in modo diretto la lesione nelle orecchie, aiutano comunque il cervello a rimanere attivo.
Gli apparecchi acustici aiutano il cervello a comprendere informazioni e suoni in arrivo. Sia che si parli di perdita di determinati toni o di una perdita dell'udito generale, non riuscire ad ascoltare quello che ci circonda può impattare negativamente il processo d'ascolto tipico del cervello. Gli apparecchi acustici aiutano a prevenire l'atrofizzazione di questa funzionalità, rimettendola in moto in modo costante. Sforzando il cervello a ricominciare a comprendere i suoni e a tradurli, è possibile mantenere quel livello di ipoacusia, senza portarlo a peggiorare nel tempo. Ne vale decisamente la pena.